Nella Vecchia Fattoria
Questa è la storia che la mia mente malata è riuscita a partorire vedete se riconoscete qualcuno...
Mi svegliai. Con gli occhi gonfi di sonno mi guardai attorno, era buio. Nell’oscurità riuscivo a distinguere un soffitto gocciolante. Il terreno sotto di me era pietroso ed umido. Avevo freddo ed ero in una grotta. Mi voltai e vidi lontana una fonte di luce. Cercai quindi di raggiungerla senza trovare però la forza di alzarmi. Giunta carponi all’estremità della caverna fui accecata dalla luce. Il sole era alto ma non caldo e le mie ossa intirizzite non ricevettero alcun sollievo. La mia attenzione si spostò su di uno strano gruppo di animali: vidi un riccio tutto chiuso nei suoi aculei; una lepre con le orecchie dritte ed i grandi occhi sgranati, pronta per la fuga;un camaleonte che stando sopra un’alta roccia cercava di passare inosservato; c’era una volpe guardinga seminascosta tra i cespugli; un orsetto che giocando con le proprie zampe rotolava sulla schiena; in alto su un ramo un corvo cantava la sua canzone triste e più in basso un castoro ragionava tra se e se di chissà quale meraviglioso progetto. Completavano il quadro una scimmietta un gufo ed una leonessa. Quegli animali sembravano tutti radunati li per un motivo preciso,mi avvicinai per capire meglio. Infatti il gufo prese la parola dicendo”Amici animali è da tempo oramai che siamo a conoscenza dell’arrivo di una grande tempesta, siamo tutti qui oggi perchè quell’evento è imminente. Cosa possiamo fare per affrontarlo?” Parlò così ed ancora a lungo il gufo e quando ebbe terminato ogni animale aveva la propria idea sulla faccenda. La lepre era già pronta per la fuga, il merlo continuava a cantare ripetendo che non c'era alcuna speranza, il camaleonte sperando di passare inosservato rimase in silenzio, l’orso propose a tutti il letargo fino al ritorno del sole, la volpe scrutava e rifletteva mentre il castoro confondeva tutti con i suoi calcoli. La leonessa ed il riccio erano d’accordo, dissero di non avere alcuna paura, l’uno perché sicuro delle sue difese, l’altra delle proprie forze. La scimmietta era invece triste perchè capiva che nessuno aveva preso in seria considerazione il pericolo cui andavano in contro "le vostre soluzioni" disse triste "apparirebbero ragionevoli solo per voi stessi, ed esclusivamente in condizioni normali. La tempesta che arriverà non ha eguali, dovremo fare molto di più se intendiamo superarla.” Gli animali ascoltarono quelle parole e mentre tutti riflettevano, la flebile voce della volpe ruppe il silenzio” potremmo costruire un rifugio”. Tutti gli animali si trovarono d’accordo. Il gufo prese immediatamente a sorvolare la zona alla ricerca di un buon posto dove poter costruire. Il castoro adattò uno dei suoi famosi progetti per l’occasione e tutti gli animali si diedero da fare nella raccolta dei materiali. Al ritorno del gufo tutti si misero in marcia e giunti nel punto prestabilito iniziarono la costruzione. Nonostante problemi e piccoli incidenti il rifugio fu presto pronto ed ogni animale si apprestò a prendere il proprio posto all’interno. Il vento soffiava forte e la tempesta era vicina. Il silenzio all’interno della costruzione era profondo,ogni animale era chiuso nella sua riflessione e nei suoi timori. Io nel mio cantuccio vedevo che nonostante le mie convinzioni la pioggia scendeva dalle feritoie, il vento fischiava tra le assi in modo spaventoso, ma io ero dentro nonostante tutto al sicuro... pensavo alla fatica e al dolore, pensavo al dolce miracolo del riposo che oblia tutto il resto. Guardandomi attorno vedevo quegli animali che avevo imparato a conoscere e ad amare sempre più, anche se capisco solo ora che spesso non lo ho dimostrato nel modo migliore. Vedevo il gufo che mi aveva lasciato vedere la sua esperienza, il riccio che aveva abbassato gli aculei, il camaleonte che aveva affrontato gli sguardi di tutti solo per la voglia di rendersi utile, la leonessa che usava la sua forza per dare coraggio, il castoro che prendeva le cose così come venivano, con estremo sacrificio, la lepre che restava, la volpe che dopo aver ascoltato proponeva, l’orsetto che si era dato da fare confrontandosi con il problema, il corvo che aveva infine capito che c’è sempre una possibilità, la scimmietta che stava facendo notare quanti buchi c’erano ancora nel soffitto. Tutti avevano lasciato un segno facendo il rifugio un pò più solido...
3 Commenti:
Bellissima! All'inizio sembrava un film dell'orrore, poi sono arrivati gli animali...
Ho quasi paura di chiederlo a questo punto... Io sono la scimmietta allarmista e scassaballe? :p
in effetti anch'io l'ho pensato...
Vogliamo i nomi!
Comunque è bellissimo.
possiamo partecipare all'indovinello tutti? ci sono dei premi?
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